Due anni di scrittura, visione e lavoro di comunità, di relazioni e di professionalità che incrociano lo sguardo sul presente e sul futuro di San Ferdinando, luogo del cuore Fai, affacciata sul mar Tirreno della città metropolitana di Reggio Calabria, per arrivare alla prima edizione di “Visioni collettive festival. Magnifica San Ferdinando”. Il progetto, proposto dall’associazione culturale DISìO, è vincitore dell’avviso pubblico Creative Living Lab – IV edizione, promosso dalla direzione generale Creatività contemporanea del Ministero della Cultura. «Un progetto che è un laboratorio a medio-lungo termine di rigenerazione urbana attraverso arte, architettura e cultura – dice Rosamaria Loiacono, presidente dell’associazione DISìO – che ha l’ambizione di coniugare gli spazi e le anime della comunità di San Ferdinando su una visione che promuove il bene comune, la cooperazione culturale, l’inclusione, l’accessibilità alle risorse e forme alternative di mutuo aiuto».
Sei giornate, dal 28 luglio al 2 agosto, in cui si alterneranno dibattiti, workshop, laboratori, incontri informali e relazioni scientifiche. Eventi che saranno strutturati con un’ampia visione e in un partenariato culturale che da San Ferdinando passa per Rosarno grazie alla cooperativa Kiwi attiva a livello interregionale nella progettazione culturale, e da Nicotera con Progetti Ospitali, associazione di destinazione turistica, che ha all’attivo il Festival dell’Ospitalità e numerose iniziative di animazione di comunità in tutta Italia e vola oltre oceano fino a New York per la partnership con Architensions Studio di cui è responsabile scientifico Alessandro Orsini, professore alla facoltà di Architettura della Columbia University di New York.
«È grazie a queste relazioni – dice ancora la Loiacono – e a quelle Istituzionali che sono a fianco del progetto ed in via di sottoscrizione, che avremo l’opportunità di confrontarci su un lavoro di progettazione, un masterplan, redatto tra febbraio 2021 e luglio 2022 che è stato donato alla comunità di San Ferdinando. Possiamo già dire che questo progetto è un unicum nel panorama architettonico esistente in Italia. E’ il primo infatti – rilancia la presidente di DISìO – a riguardare un’intera cittadina con alla base un’idea di condivisione di valori, risorse, anche economiche e spazi comuni (new commons) pensati, realizzati e completati con l’intera comunità e che sviluppa strategie esemplari e ripetibili adatte all’integrazione spaziale della collettività per migliorarne la qualità di vita».
Fonte: ilReggino.it